Diritto ambientale. Pronunce di diritto comparato. Rassegna di giurisprudenza comparata sulla protezione ambientale, in particolare nelle giurisdizioni di common law.
Nel Regno Unito di Gran Bretagna, la High Court ha deciso due rilevanti cause in tema di protezione ambientale da elementi inquinanti. La prima inerisce la causa " Wildfish Conservation v Secretary of State for Environment, Food and Rural Affairs", le cui parti ricorrenti (in due diverse azioni giudiziarie, successivamente riunite) sono un'impresa di allevamento di ostriche e un'associazione a tutela dell'ambiente marino. L'oggetto delle cause riunite riguarda la pubblicazione di un piano nazionale volto a ridurre gli sversamenti inquinanti provocati dai danni delle tempeste nelle acque costiere e nei fiumi del Regno Unito. Tale piano è denominato "Storm Overflows Discharge Reduction Plan" (d'ora in poi "il piano"). Gli obiettivi del piano riguardano la significativa riduzione degli sversamenti, ma non la loro completa eliminazione, a causa dell'elevato rapporto costi/benefici.
Il giudicante ha riconosciuto la legittimità e la ragionevolezza dell'obiettivo della sola riduzione degli sversamenti prevista dal piano obiettivi proprio in considerazine degli alti costi da sostenere. La High Court ha respinto le argomentazioni dei ricorrenti, sostenendo che il piano non viola le normative esistenti e che il governo aveva un'ampia discrezione nella formulazione degli obiettivi da raggiungere.
Il giudice ha anche sottolineato che il piano non deve necessariamente allinearsi con obiettivi specifici e ha respinto le affermazioni basate sui diritti alla vita e all'integrità fisica. Inoltre, ha affermato che non può essere riconosciuto un diritto comune all'acqua pulita in via interpretativa
In sostanza, la High Court ha confermato la validità del piano e ha sottolineato che le questioni legate alla conformità normativa e al rapporto costi-benefici rientrano nell'ambito del margine di valutazione politica delle autorità regolamentari.
Nella causa Greenpeace Ltd, R (On the Application Of) v Secretary of State for Energy Security and Net Zero & Anor la High Court ha rigettato i ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste sulla concessione di nuove licenze per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas nel Mare del Nord. In questo modo la High Court ha riconosciuto che la compatibilità di queste concessioni con l'obiettivo di zero emissioni nette è una questione di giudizio politico e quindi materia di competenza del governo e non soggetta a scrutidino legale da parte dell'ordinamento giudiziario. I ricorrenti avevano sostenuto che il governo non aveva adeguatamente considerato l'impatto ambientale di tali concessioni.
La questione giuridica oggetto di controversia riguardava la politica del governo sulla valutazione ambientale del procedimento di concessione di tali licenze, che non aveva incluso le emissioni di "scope 3", cioè le emissioni di gas serra risultanti dall'uso di petrolio e gas come carburante. I ricorrenti hanno sottolineato gli impegni del Regno Unito nell'ambito dell'Accordo di Parigi e l'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050.
Il tribunale ha sostenuto che la decisione di concedere nuove licenze per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas è una questione politica e non giuridica, neppure alla luce del raggiungimento dell'obiettivo di zero emissioni nette. La High Court ha anche rilevato che la maggior parte degli obblighi del governo citati dai ricorrenti non erano di natura statutaria e quindi non applicabili in tribunale.
La High Court ha ribadito che le questioni relative al cambiamento climatico sono in gran parte questioni politiche e socioeconomiche che spettano al governo e al Parlamento, responsabile nei confronti di quest'ultimo. Inoltre, ha osservato che non esiste un principio legale generale che obbliga a considerare gli effetti ambientali del consumo finale di petrolio e gas come effetti indiretti di tali concessioni.
Infine, il tribunale ha concluso che non vi era l'obbligo per il governo di fornire motivazioni dettagliate per la sua decisione di non includere le emissioni di "scope 3" nel processo di valutazione ambientale.
In Canada la Supreme Court federale ha dichiarato che il sistema federale di valutazione dell'impatto ambientale istituito dall'"Impact Assessment Act", promulgato dal Parlamento nel 2019 è in gran parte incostituzionale. La Corte è stata chiamata a determinare se l'atto e uno dei suoi regolamenti andassero oltre l'autorità legislativa del Parlamento ai sensi della Costituzione.
L'atto e i regolamenti creano un complesso sistema di raccolta di informazioni e regolamentazione in due parti. Una parte, descritta nelle sezioni 81-91 dell'atto, stabilisce un processo di valutazione degli impatti per i progetti condotti o finanziati dalle autorità federali su terreni federali o al di fuori del Canada. In tali casi, l'autorità federale deve decidere se il progetto è suscettibile di causare significativi effetti ambientali avversi. In caso affermativo, è necessario stabilire se tali effetti siano giustificati nelle circostanze.
L'altra parte, che comprende le restanti disposizioni dell'atto e dei regolamenti, definisce quali progetti sono considerati "progetti designati" ai sensi dell'atto e li sottopone automaticamente a revisione federale.
Il Governatore dell'Alberta ha presentato due domande in merito a questo sistema alla Corte d'Appello della provincia. In primo luogo, il ricorrente ha chiesto se l'atto fosse incostituzionale, in tutto o in parte, perché superava l'autorità legislativa del Parlamento ai sensi della Costituzione. In secondo luogo, hanno chiesto se i regolamenti fossero incostituzionali, in tutto o in parte, perché si applicavano a questioni interamente nell'ambito dell'autorità legislativa delle province ai sensi della Costituzione. La maggioranza della Corte d'Appello dell'Alberta ha concluso che l'atto e i regolamenti erano ultra vires rispetto alle competenze del Parlamento e quindi incostituzionali nella loro interezza.
Il Procuratore Generale del Canada ha fatto appello a questa decisione alla Corte Suprema. La Corte Suprema ha parzialmente accolto il ricorso perché parte della normativa è ultravires in quanto non pertinente alla legislazione federale, nonostante la Corte stessa abbia sottolineato l'importanza della protezione ambientale, tuttavia la legislazione deve essere armonizzata tra competenze federali e quelle delle Province.
High court of Justice 15 settembre 2023 CO/4438/2022
Higth court of Justice 19 ottobre 2023 CO/4583/2022
Supreme Court Judgments 10 ottobre 2023 2023 SCC 23
13-11-2023 21:48
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